Bacche di Goji

Estrapolazioni dal sito : www.my-personaltrainer.it

 

 

 La pianta GOJI :

 Bacche di Goji

 

Le bacche di Goji sono i frutti di un arbusto spontaneo di origine tibetana, il Lycium barbarum, appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Questi piccoli frutti rossi sono considerati un elemento essenziale per il valore dei loro nutrienti.
Dai primi anni del 21° secolo vi è stata una rapida crescita di interesse per le bacche del Lycium barbarum (bacche di Goji) e per i loro potenziali effetti benefici sulla salute.

goji

Il Lycium barbarum è la specie che merita più attenzione per quanto riguarda gli aspetti salutistici dei frutti che da essa derivano. Attualmente, è infatti disponibile un numero maggiore di ricerche scientifiche orientate a dimostrare i benefici delle bacche di questa verità di Lycium.
Gli ambienti di crescita naturali del Lycium barbarum sono le valli Himalayane, il Tibet, la Cina del Nord e la Mongolia, ma la specie è stata ampiamente introdotta e naturalizzata anche in Europa.
La pianta si presenta come un arbusto perenne, in grado di raggiungere i 3 metri di altezza. Il Lycium barbarum possiede foglie oblunghe e produce fiori di color viola. Il frutto maturo è una bacca carnosa oblunga di colore rosso acceso o arancione: in essa sono racchiuse tutte le interessanti proprietà del Goji.

 

Bacche di Goji
Succo di Goji: consente di usufruire al meglio delle proprietà immunostimolanti del Goji. Il succo si può consumare concentrato o diluito con acqua minerale naturale: è sufficiente assumerne un misurino al giorno (circa 20 ml) per un intero mese, la mattina a digiuno, poco prima della colazione. In Italia, trovare in commercio il succo puro al 100% è ancora abbastanza difficile.

  • Polvere di Goji essiccata: si ottiene dalla macinazione delle bacche essiccate. La polvere può essere assunta assieme a mezzo bicchiere d'acqua minerale naturale. Sono disponibili anche integratori alimentari come capsule a  base di estratti secchi standardizzati.

Inoltre, le bacche di Goji essiccate (distribuite in sacchetti) possono essere consumate secche o previa reidratazione, immergendole in acqua o nello yogurt per circa 15 minuti.
Nei negozi di Agricoltura Biologica o di alimenti esotici, il Goji si può trovare anche come bacche essiccate, preparati per tè oppure come ingrediente di Barrette o succhi di frutta.



 Le bacche di Goji hanno potenzialmente effetti salutari per il nostro organismo, dovuti alla presenza di sostanze antiossidanti come vitamine, minerali, carotenoidi, polisaccaridi ed altri costituenti che svolgono un'efficace attività adattogena, protettiva ed immunostimolante. In particolare, questi frutti contengono quattro polisaccaridi non presenti in altre specie botaniche finora conosciute, che lavorano insieme per supportare le funzioni del sistema immunitario.

 La pianta o meglio arbusto si può coltivare anche in Italia e in molte occasioni ha fruttificato producendo una discreta quantità di frutti rossi molto piccoli rispetto a quelli prodotti nei paesi di origine. Comunque non male come arbusto decorativo. N.B. Ha bisogno di sostegni durante la crescita perchè ha i rami poco legnosi e ricadenti. Ecco una foto di una pianta che ho in giardino da circa un anno e mezzo.

 

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Vi posto una estrapolazione dal sito : " MACROLIBRARSI.IT" riguardo ad un frutto tropicale dalle caratteristiche e proprietà interessanti.

 

 

La graviola

                       

La graviola è un albero originario della maggior parte delle aree tropicali del Sud e Nord America, Amazzonia compresa. Produce un frutto grande e di colore giallo verde che può pesare fino a 5 kg, con un diametro di 15-23 cm contenente all'interno una morbida polpa bianca. I frutti crescono su un piccolo e dritto albero sempreverde, alto 5-6 m con grandi foglie lucenti di colore verde scuro.

La Graviola è apprezzata in Brasile per il suo piacevole aroma ed il suo sapore unico. Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità che gli alcaloidi presenti nella Graviola abbiano forti effetti antidepressivi e, per questo motivo risultano in corso ricerche approfondite.

Per la sua composizione è sperimentato per le presunte proprietà anti-cancerose. La frutta, venduta in molti mercati dei tropici, viene chiamata guanábana nei paesi di lingua Spagnola e Graviola in Brasile.

Tutte le parti della Graviola sono usate in fitoterapia, specie le foglie, la corteccia e le radici a cui sono attribuite diverse proprietà.

Sono stati riscontrati nella Graviola molti composti bioattivi e fitochimici che gli scienziati studiano sin dal 1940 e i molti usi nella medicina naturale sono stati convalidati dalla ricerca scientifica. Tre gruppi di ricerca separati hanno isolato i composti di acetogenina nella graviola e hanno dimostrato proprietà antitumorali ed anticancerogene significative (toxicity selettivo contro i vari tipi di cellule di cancro senza nuocere alle cellule sane).
Sono stati pubblicati otto studi clinici sulle loro scoperte. Molte delle acetogenine hanno dimostrato il toxicity selettivo alle cellule tumorali a dosaggi molto bassi. Quattro di questi studi sono stati pubblicati nel 1998 e dimostrano la forte capacità antitumorale ed antivirale degli estratti di Graviola.

L'Università di Purdue, in Lafayette Occidentale, Indiana, ha condotto un’importante ricerca sull'acetogenine (grazie ad una sovvenzione dell'Istituto Nazionale sul Cancro e l'Istituto Nazionale di Salute americano - NIH) ed il suo personale ha analizzato almeno nove brevetti (americani ed internazionali).

La Graviola ha dimostrato di possedere proprietà antibatteriche e antimicotiche. Esperimenti condotti alla fine degli anni ’70 dal National Cancer Institute (USA), mostrarono un’attiva citotossicità contro cellule tumorali presente nelle foglie e nello stelo della graviola, per cui i ricercatori hanno da allora proseguito gli studi fino a scoprire nella pianta composti chiamati annnonacee acetogenine i quali sembrano possedere la capacità di inibire la crescita delle cellule di alcuni tipi di tumore (colon, seno e polmoni). Uno studio alla Catholic University of South Corea pare abbia dimostrato che un’acetogenina della graviola sia 10.000 volte superiore a un farmaco chemioterapico come l’adriamicina. La ricerca sugli effetti della graviola sul cancro sta proseguendo e quattro nuovi studi sono stati pubblicati nel 1998 i quali sembrano confermare le acquisizioni degli studi precedenti.

In tutta onestà pare alquanto prematuro affidarsi alla sola graviola nella cura contro il cancro, ma la nostra speranza resta quella di un ulteriore approfondimento medico-scientifico di questo fitoterapico assai promettente, al fine di un suo possibile utilizzo razionale nella terapia antitumorale.

La Pianta di Graviola: dati tecnici

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Famiglia: Annonaceae
Genere: Annona
Specie: muricata
Nomi comuni: Graviola, Brazilian paw paw, guanábana, soursop,

Parti Usate: Foglie, frutto, semi, corteccia, radici.

Potete contattare il sito MACROLIBRARSI.IT per maggiori informazioni e l'acquisto dei preparati di GRAVIOLA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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